martedì 21 maggio 2013

Alchemers Homemade Alcolico e Non

Nella campionatura ricevuta dalla Drogheria (per dettagli su questa antichissima Bottega leggete QUI) c'era l'Estratto di ALKERMES, (o Alchemers) sinceramente non ho mai amato molto il suo sapore, ma in Toscana viene usato molto in pasticceria, per lo zuccotto, per i rotoli dolci, per dei dolcetti tipici e quindi quando sento il suo odore la mente mi riporta istintivamente a quando ero piccina,  ovvia unnè che son vecchia eh?
ma ai miei tempi, almeno in casa, non venivano usati coloranti e tutte quelle belle cose che si trovano adesso per abbellire i nostri dolci.
Quindi la scelta ricadeva per forza sull'Alchers . . .
Ma cos'è l'Alchermes?
L'alchermes arrivò in Italia per merito degli Spagnoli, i quali avevano ereditato la ricetta dagli Arabi.
Molti ritengono - io sicuramente sono fra questi ;) - erroneamente, che le sue origine siano invece italiane, più precisamente che fosse nato a Firenze; fu qui invece che l'alchermes iniziò a diffondersi, durante la reggenza dei Medici, che ne erano grandi apprezzatori. All'epoca, era definito come “elisir della lunga vita” ed era prodotto dalle suore fiorentine dell'Ordine di Santa Maria dei Servi, fondato nel 1233.
Secondo alcuni fù opera di Caterina de' Medici che sposò Enrico II di Orléans, re di Francia, a farlo conoscere Oltralpe, oltre a vari cibi e dolci, anche l'alchermes, che divenne noto appunto come "liquore dei Medici".
La sua ricetta venne poi trascritta due secoli dopo da fra' Cosimo Bucelli, direttore dell'Officina di Santa Maria Novella (Firenze).
Con il nuovo secolo questo liquore iniziò a perdere fama, poiché venne diffusa la notizia che l'ingrediente segreto era estratto da un insetto, la cocciniglia, che contribuiva a rendere l'alchermes di un color rosso vivo. Iniziò a consumarsene di meno anche perché ritenuto troppo sciropposo e troppo colorato.
Il termine alchermes deriva sia dall'arabo, al-qirmiz che significa proprio cocciniglia (letteralmente "il verme"), sia dal termine “cremisi”, tonalità di rosso intenso che caratterizza questo liquore; al solo sentire la parola "alchermes" ci tornano alla mente i dolci delle nonne e delle zie, quelli che riempivano allegramente le stanze con le loro fragranze caserecce, dai quali spesso occhieggiava l'inequivocabile linea rossa della bagna di alchermes.
L'alchermes è un liquore composto da alcol puro, zucchero acqua, cocciniglia (il cui corpo essiccato e ridotto in polvere fornisce una sostanza rossa fortemente colorante, che da sempre viene impiegata nella preparazione del liquore), scorza di arancia, acqua di rose e numerose spezie, quali cannella, garofano, chiodi di garofano, vaniglia, cardamomo, fiori di anice . Ciò che più caratterizza l'alchermes è il colore rosso intenso, dovuto alla cocciniglia; è un liquore sciropposo, molto dolce, dall'odore gradevole. La gradazione alcolica dell'alchermes si aggira tra i 21-32%.
Il metodo di preparazione è ancora quello artigianale, secondo la ricetta codificata dalla tradizione. Le spezie sono messe a macerare in alcool per ottenere la cosiddetta "tintura", a cui verranno aggiunti l'acqua distillata di rose, la scorza (o i fiori) d'arancia, lo zucchero e il composto colorante ottenuto con la cocciniglia. Il tutto viene mescolato e messo ad affinare in botti di rovere per circa sei mesi.
Nella sua versione più tipica, l'alchermes viene ancora prodotto nell'Officina Erboristica di Santa Maria Novella a Firenze. Non si conoscono altre produzioni originali, salvo le preparazioni casalinghe secondo le ricette presenti nei vari repertori di cucina tradizionale.
Secondo le consuetudini classiche, l'alchermes ha un impiego importante in gastronomia e in pasticceria, come elisir colorante e aromatizzante. Si usa ad esempio nella preparazione della mortadella di Prato e serve per insaporire le pesche di Prato, la zuppa inglese e il rotolo ripieno al cioccolato.
Oggi comunque l'alchermes è caduto largamente in disuso anche nella preparazione dei dolci, perché considerato da molti troppo sciropposo e soprattutto troppo colorato.
In Sicilia l'alchermes era utilizzato dai nonni per alleviare lo shock dei nipotini, in particolare veniva utilizzato contro i “vermi da spavento”. Quando un bambino, per esempio, cadeva e si faceva male, come rimedio gli venivano somministrati uno o due cucchiai di alchermes, a seconda del livello di spavento, che secondo i detti popolari, poteva far insorgere i vermi nei bambini.
(Fonte web)
Come ho detto all'inizio non ho mai utilizzato molto questo liquore per i miei dolci, ma come non potevo provare a farmelo da sola? Utilizzando l'Estratto di Alkermes puoi farlo a tuo piacimento, sia di gusto che di alcool, quindi non ho resistito e ho provato subito, quindi metto le dosi che ho utilizzato che sono consigliate dalla confezione, ma lo potrete "aggiustare" secondo vostri gusti aumentando o diminuendo sia zucchero che alcool.

Ingredienti per utilizzarlo come bagna per i vostri dolci:
- 500 ml di acqua
- 250 gr di zucchero
- metà boccetta di Estratto di Alkermes sono andata ad occhio (intera ml 25)
- alcool nella stessa quantità (se lo volete fare alcolico altrimenti non lo aggiungete)
Mettere a bollire l'acqua con lo zucchero e lasciar freddare.
Aggiungete l'Alkermers Estratto e l'alcool un po' alla volta fino a che non trovate il vostro sapore.

Altrimenti se volete fare il vero liquore:
- 400 ml di acqua
- 400 gr di zucchero
- 250 ml di alcool

Mettete a bollire l'acqua con lo zucchero.
Lasciate raffreddare e aggiungere l'alcool e poi l'Estratto.

E sbizzarritevi con i vostri dolci

BON APPETTIT!




18 commenti:

  1. ciao, volevo dirti che il contest passion fruit è terminato l'anno scorso :)

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    1. aahahahha
      allora l'ho visto su qualche blog... e non mi ero accorta che era passato..ahahah
      menomale non mi sono iscritta
      ahahah
      che ridere :D

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  2. Complimenti veramente utile!!! grazie oer la ricetta,

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  3. Uhhh mi ispira troppo! Io lo uso per bagnare i rotoli dolci ma non avevo mai pensato di farlo homemade, in casa quella che fa sempre liquori di ogni tipo è mia madre. :D Brava Simo, ci stupisci sempre. Un bacione e buona serata

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    1. ahah Yle no stupire te non ha prezzo...davvero!
      grazie tesoro per i tuoi passaggi!
      notte

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  4. Io non lo uso molto, ma in effetti è molto usato da noi in pasticceria, grazie della ricetta :) baciotti

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  5. utilissimo!! bravissima :D

    un bacione
    sabrina

    http://mycherrytreehouse.blogspot.it/

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  6. Non lo uso molto, me lo dimentico proprio. Però mi piace, riporta anche a me all'infanzia, alla calssica "pizza dolce" che si usava dalle mie parti per le feste o alle pesche dolci della mamma. Mi divertiva così tanto inzupparle nella bagna di alchermes e maraschino mischiati insieme :) Non pensavo si potesse dare homemade. Mi segno la ricetta. Un bacio, buona serata

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  7. Non ho mai assaggiato l'alchermes ma finisco benissimo la cocciniglia....a scuola avevamo fatto un corso di tintura naturale e il rosso era dato proprio da questo insetto...l'ho dovuto pure schiacciare....blehhh!!!!
    Non sapevo venisse usata x la preparazione di questo liquore...il tuo post è interessantissimo!!!:)
    Un bacione Simo e buona giornata!

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    1. ma senti te!
      grazie Simo...
      buona serata a te!
      torna presto :)

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  8. Sei stata veramente brava!!! Un bascione!

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  9. Bravissima!!!! Mi segno la ricetta!!!!
    Complimenti Simo e buona serata! :)

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