E nonostante non lo consulti molto lo conservo gelosamente, sarà che l'aveva messa da parte mio nonno, sarà che sono fiorentina, sarà che è buffissimo leggerlo, sarà che . . mi piace!
Ma chi era l'Artusi?
Pellegrino Artusi, (Forlimopopoli 1820 - Firenze 1911) gastronomo e scrittore, trascorse gran parte della sua vita in Toscana frequentando il bel mondo dell'epoca, personaggi politici e scienziati, esercitando il commercio e l'attività bancaria. Arricchito, si ritirò dedicandosi alla letteratura, ma la sua fama è legata al libro "La scienza in cucina e l'arte del mangiar bene" (1891), raccolta di ricette della cucina tradizionale, tuttora pubblicata e largamente venduta, che fu a lungo considerata anche un modello di perfetta lingua italiana.Il merito più grande riconosciuto all'Artusi è quello di avere operato una fusione fra la tradizione culinaria toscana e quella dell'Emila Romagna, inserendo suggestioni provenienti da altre regioni e da altri paesi stranieri.
Per la prima volta veniva proposto un modello dove i rigorosi confini delle tradizioni culturali regionali, divise in Nord, Centro e Sud, venivano abbattuti per ricreare un insieme armonioso, in linea con il momento storico dell'unificazione nazionale.
La validità pratica delle ricette proposte e l'insieme ricco di aneddotti piacevoli, hanno reso fino ai giorni nostri la lettura dei manuali dell'Artusi particolarmente interessante.
Interpretare le sue ricette non è cosa facile e nemmeno reperire gli ingredienti, si parla di un libro scritto oltre 100 anni fà, ma è divertente leggerlo e per farvi capire vi riporto qui una parte della sua ricetta:
"Si metta a fuoco in casseruola, possibilmente in rame, un cucchiaio di burro, 2 di olio ed 1/4 di cipolla trita: appena la cipolla indorerà, si unisca la faraona che, dopo averla spennata, ripulita delle interiora, bruciacchiata, lavata e rilavata, si avrà tagliata a pezzi.
Si mescoli, si sali in abbondanza; si copra con coperchio; e di tanto in tanto si rivolti.
Quando la faraona sarà un pochetto colorita, si aggiunga il vino e lasci ribollire.
Si spezzettino 2 pomidoro liberati dai semi, oppure (se non si avessero pomidori freschi, com'è probabile nella stagione delle faraone grassotelle) si sciolta in 1/2 scodella d'acqua un cucchiaio di rossa salsa; e anche il pomidoro lo si versi nella casseruola per metà incoperchiata.
Mentre la faraona si cucinerà, e il sugo grasso e vinoso si addenserà, con un colpo di martello si spacchi ogni oliva per toglierne il nocciolo; ad ogni nocciolo si stacchi, con il coltello, quel po' di polpa che vi sarà rimasta aderente; la si triti fine fine con la mezzaluna; e la si unisca all'intingolo perchè più ne condisca il sugo squisito.
Con la mezzaluna, si tritino in grossi pezzetti le olive snocciolate; e poscia, ben fine, una manciatina di prezzemolo, ripulito e ben lavato.
Quando la forchetta dirà che la faraona è quasi cotta, si uniscano le olive spezzettate; e quando mancheranno 5 minuti ad . . . andar in tavola, prima si assaggi il sugo (per constatare se il piatto venne al giusto salato), e poscia si aggiunga il prezzemolo tritato"
E da qualche anno questa è la mia libera interpretazione e vi assicuro che è davvero squisita e saporita,e come dice l'Artusi, soprattutto se è la sua stagione e sono grassottelle, viene un sughino... mmmm
Ingredienti
- 1 faraona a pezzi
- olio conDiSano DANTE
- 1/2 cipolla
- 2 pomodori
- aromi per arrosto
- sale
- vino rosso
- olive (io uso quelle marinate un po' amarognole)
Per prima cosa pulite la faraona e scottatela sulla fiamma (io lo faccio anche per il pollo), lavatela ed asciugatela bene.
Mettete a soffriggere la cipolla nell'olio, unite la faraona e condite con gli aromi per l'arrosto e abbondate di sale.
Fate rosolare bene e quando sarà ben dorata versate il vino e lasciate sfumare.
Aggiungete i pomodori a pezzetti
e mettete il coperchio, ma con un mestolo di legno appoggiato sulla pentola in modo che rimanga un po' scoperchiata.Mescolate spesso con un mestolo di legno in modo che il sugo si addensi e se necessario aggiungete qualche cucchiaio di acqua.
Aggiungete una bella manciata di olive, se volete spezzettatene alcune, e unitele alla faraona.
Unite anche un po' di prezzemolo tritato ed ultimate la cottura.
BON APPETIT!
è sempre bello imparare cose nuove :D questo piatto deve essere una favola :D
RispondiEliminaun bacione
sabrina
http://mycherrytreehouse.blogspot.it/
sì infatti anche a me piace andare a cercare qualche curiosità qua e là e spero che a qualcuno interessi....
Eliminaun bacione a te
E' proprio vero, la ricetta di Artusi ha la tenerezza di una vecchia zia che ti descrive per filo e per segno come devi agire. Mi ha molto colpito il sistema per denocciolare le olive: con una martellata.
RispondiEliminaBuona notte, Simo :-)
ahahah o di una nonna ...vero! vero!
Eliminasì anche a me ha colpito...ma non l'ho rifatto anche se la tentazione... c'è stata! ahaahh
buona serata
Anche io ho quel libro: lo regalò alla mia mamma un'amica bolognese, qui a Caserta per dirigere un carcere, quando avevo nove anni. Attingo spessissimo da lì, ma lo associo sempre al profumi di quella ragazza tanto scricciolina ma tanto tosta. Vabbuò, divagazioni! Ottimo piatto, un bascio!
RispondiEliminama non ho capito se aveva un buon odore o no...!
EliminabaScio...
Buonissima la tua ricetta Simona!!! Ed un ottima idea su come cucinare la faraona :-) Buona fortuna per il contest, un bacione
RispondiEliminagrazie!
EliminaEccomi ancora Simona!! No non sono sarda ma mi.piace molto la fregola, che è un prodotto tipico sardo. Si può definire come una pasta, anche se io personalmente la cucino sempre come un risotto :-) un abbraccio ancora è grazie a te
RispondiEliminaallora sei bravissima a cercare le tradizioni culturali...!
Eliminasono stata più volte in Sardegna ma non ricordo le fregole, o forse visto che sono passati tanti anni non ricordo...
via ci devo tornare al più presto (magari!!)
un baScio
Ciao Simo! Che piatto gustoso, mi sembra di sentirne il profumo... deve essere una faraona squisita! :D Anche io ho quel libro, molto bello :) Un abbraccio forte e complimenti, buona giornata :**
RispondiEliminamenomale visto la "bestia" pensavo non trovasse consensi invece vedi...
Eliminaun bacione con abbraccio annesso!
aahahha
a presto
E' divertente leggere come si scrivevano un tempo le ricette, però quelle dell'Artusi sono sinonimo di bontà assicurata!
RispondiEliminaeh già l'Artusi l'è l'Artusi...! :)
Eliminagrazie del passaggio a presto
gustosissimo anche nella tua versione! che fame!
RispondiEliminagrazie Laura!
EliminaCiao Simo , eccomi qui di corsa a visitare il tuo blog. Bellissima questa tua reinterpretazione dell' Artusi sulla faraona, peccato che a casa mia , la mangerei solo io...Per quanto riguarda la ricetta della nutella bianca, a dire il vero io, dopo averla preparata, la metto sempre in un'apposita ciotolina e in tutta onesta non ho mai misurato quanta ne venisse fuori, ma ad occhio e croce direi tra 1 bicchiere e 1/2 , 2 bicchieri di quelli della nutella vera e propria da 200 g. Cmq se la provi fammi sapere se ti è piaciuta .
RispondiEliminaUn bacio Imma
grazie cara ma lo sai che stasera non ce l'ho fatta a farla...ufff
Eliminatroppe cose ....
non so nemmeno se riuscirò a farla domani se no devo rimandare, questo fine settimana è già ...pieno!
comunque grazie Imma sei stata gentilissima, a buon rendere!
buon fine settimana se non ci risentiamo nel gruppo!
E se ti dicessi che mi è venuta fame??? :)
RispondiEliminaci crederei!
Eliminaa presto
ahahahah...avanzi il nobile piatto!!!si tagli il pomidoro e avanti con la nobile faraona!splendido piatto davvero.grazie di averlo condiviso:)
RispondiEliminaahahha ma figurati felice di condividere con voi!
Eliminaalla prossima
Grazie dell'informazione sull'Artusi, le sue ricette sono fantastiche, come questa faraona, l'hai reinterpretata divinamente, brava! Buon fine settimana, ciao!
RispondiEliminauna libera interpretazione a mio giudizio perfetta!
RispondiEliminabacioni e buon we
Alice
Che buona!!! La mangerei volentieri stasera!
RispondiEliminaCiao, volevamo avvisarvi che è partito il nuovo contest di ricette a base di latticini e formaggi L'ArTTE IN CUCINA organizzato da "A FUOCO LENTO - l'appetito vien mangiando!"
RispondiEliminaEcco il link per partecipare >> http://www.afuocolento.net/lartte-in-cucina-il-nuovo-contest-di-a-fuoco-lento/