martedì 9 luglio 2013

Il nuovo arrivo e . . . Cheesecake alla Ricotta con Yogurt Greco, Salmone & Zucchine


Amo i gatti. Li adoro da quando sono teneri batuffoli giocherolloni a quando sono grandi e ciccioni e pigri.
Amo il loro carattere affettuoso e indipendente.
Sarà che ho avuto una gatta che è vissuta con me ben 17 anni, la presi che ero in 3a elementare, ricordo bene il giorno che la andai a prendere dalla vicina, ricordo il biberon di vetro con cui le davo il latte e ricordo benissimo il suo ultimo suo giorno di vita, fra l'altro qualche mese prima del mio matrimonio, ricordo quanto stava male, soffriva in silenzio, era accucciata sulla sedia in cucina e mi guardava con quei suoi occhioni che mai dimenticherò: quanto piansi!!!!
Quel giorno l'avremmo dovuta portare dal veterinario per la "puntura", e ricordo ancora che nonostante le mie insistenze, i miei mi costrinsero a rimanere a casa.
Sì purtroppo è finita così, era ancora bellissima ma soffriva troppo, non riusciva più a mangiare e dopo qualche giorno abbiamo dovuto procedere, a pensarci ora, che sono passati oltre 20 anni, mi viene ancora il magone e i lucciconi agli occhi.

Da quando mi sono sposata purtroppo la mia esperienza con i gatti non è stata così longeva . . . strada troppo trafficata, forse sfortuna non so, ma i gatti non mi sono mai durati più di uno-due anni.
Dopo l'ultima volta, circa 7-8 anni fà, e l'ennesimo gatto che ci ha portato via la strada, non ce l'ho più fatta a prenderne un altro, sarà che Tigro era speciale, affettuoso, intelligente, e la sofferenza è stata talmente tanta, anche per mio figlio, che abbiamo deciso di non prenderne più . .  è come condannarli a morte!

Nel frattempo abbiamo cambiato casa, ma la strada su cui abitiamo è la stessa, quindi a malincuore ho sempre rinunciato.
Poi è arrivata lei, quasi  3 settimane fà, era qualche giorno che la vedevo in giro, mi osservava da lontano, ma era impaurita e non si avvicinava, ma si capiva bene che quegli occhietti chiedevano aiuto.
Ho cominciato a darle mangiare, e subito s'è rivelata una gattina gentile, affettuosissima, ma sofferente.
Era tutta spelucchiata, spaventatissima, magra, zoppa e tanto tanto triste . . .
Conoscendomi non ho voluto farci troppo la bocca sul fatto che si fosse persa o fosse stata abbandonata, e che quindi un giorno o l'altro se ne sarebbe potuta andare come era arrivata.
E così mi sono  andata a scadenze, dopo una settimana se era  sempre lì l'avrei portata dal veterenario.
E così è stato.
Abbiamo scoperto che ha una decina di anni, che forse è sterilizzata, e che possiamo curarla non ha nulla di grave, almeno facendo un check up generale senza indagare troppo. E abbiamo iniziato la terapia, iniezioni, goccine e compresse.
Poi altra scadenza: ancora qualche altro giorno e poi le avrei cercato un nome. E così è stato.
E l'abbiamo chiamata A D A.
(sìssì proprio come una vecchia zia!che ne dite vi piace?)
Ada è una gattina casalinga, si vede bene, in casa sa dove andare e cosa cercare, è ancora un po' timorosa, ma le piace farsi coccolare, ha cominciato ad ispezionare la casa, gira, guarda, annusa, e dorme. Dorme tantissimo.
Adesso mangia, sta meglio, ci segue e soprattutto non zoppica più e sembra un po' più rilassata e meno triste.
Certo una gattina di dieci anni non è una cucciola, ma non importa, anzi non si avvicina alla strada perchè ha molto paura delle macchine (credo che il suo arrivo possa essere dovuto anche a una brutta esperienza di questo tipo) e quindi perchè no?
Ancora non posso essere sicura che resti per sempre con noi, ma da quando è arrivata non si sposta più in là del nostro giardino (che è piccolo), nessuno è venuto a cercarla, abitando in campagna non posso nemmeno andare a suonare tutti i campanelli delle case per chiederle se l'hanno persa, anche se mi spiacerebbe tanto sapere che i padroni la stanno cercando, io ne soffrirei così tanto . . .
Quindi viviamo giorno per giorno e noi cerchiamo di farla star bene, e non ci dobbiamo sforzare così tanto è talmente dolce e docile, che ci ha conquistati tutti e tre.

Ed eccola appena arrivata:

qui se la gode nella sua scatolona

e come gli piace l'impasto del dolce :)
e qui sulle MIE ricette e sulla MIA copertina

ma passiamo alla ricetta sperimentata stasera. Non era in programma ma sono talmente soddisfatta del risultato che non ho resistito e la volevo postare immediatamente, quindi direttamente dalla cucina al blog ah ah ah
Dovete sapere che in questo periodo mi è presa la fissa delle torte salate e tutte le settimane ne faccio almeno una, (poveri voi!), sarà che si fà abbastanza presto a farle, che ci si può sbizzarrire negli ingredienti e che sono buonissime anche fredde il giorno dopo.
E così ho provato a fare questa, prendendo spunto da qualche ricetta trovata qua e là, anche se poi alla fine ho messo parecchio del mio . . . ed ecco cos'è venuta fuori: una cheesecake con una base croccante di fette biscottate aromatizzate e un ripieno di ricotta yogurt greco con zucchine e salmone.
Inoltre io l'ho cotta e mangiata, ma come tutti i cheesecakes, il giorno dopo è ancora più buono, anche fredda di frigorifero!!! Quindi adattissima per apericena, buffett, picnic! gnamgnam
Se la provate fatemi sapere, dalle mie parti è stata promossa a pieni voti ;)

Ingredienti:
Per la Base:
- 300 gr di Fette biscottate integrali
- ca 160 gr di burro
- 1 manciata di capperi
- qualche rametto di rosmarino
Per la Farcia
- 300 gr di ricotta
- 100 gr di yogurt greco
- 3 uova
- 150 gr di salmone affumicato
- 1/2 cipolla
- ca. 250 gr di zucchine
- olio evo
- un paio di cucchiai di parmigiano grattato
- succo di limone (per me LEMONDOR POLENGHI)
Per decorare
- erba cipollina qb
- qualche pezzetto di salmone

Tritate le fette biscottate (io uso il mattarello),
tritate anche  i capperi ed i rametti di rosmarino, 
sciogliete il burro a bagno maria e mescolate tutto insieme.
Ricoprite una teglia a cerniera con della carta forno e stendetevi il composto comprimendolo bene anche ai bordi.
Mettete in frigo mentre preparate la farcia.
Pulite le zucchine e tagliate alla julienne e affettate la cipolla.
Fate rosolare la cipolla con un po' d'olio, buttate anche le zucchine e lasciate cuocere a fuoco vivace per qualche minuto. Spengete il fuoco.
Sbattete la ricotta, lo yogurt greco e le uova, aggiungete il parmigiano, un po' di succo di limone e salate.
 
Prendete la vostra base e buttateci metà del composto, mettete uno strato di salmone affumicato e ricoprite con l'altro strato di composto.
 
Infornate a forno caldo a 180° per una 40na di minuti.
Quando sarà fredda decorate con erba cipollina e un po' di salmone
BON APPETTIT!
 (centro di girasoli ricamato dalla mia mammina)

 

 l'interno

domenica 7 luglio 2013

Panna Cotta al Limone e... Ananas (Preparato Polenghi)

Ora che l'estate finalmente è cominciata, credo che una Panna Cotta al Limone vada sempre bene, sia per una merenda che un dopo cena . .  voi che dite?

E se nella dispensa abbiamo una confezione di Panna Cotta Polenghi, ancora meglio, in un attimo . . si prepara.
Immagino che conoscete POLENGHI GROUP  altrimenti andate sul loro sito oppure trovate qualche informazioni QUI sul mio post.

Una confezione contiene:
- 1 busta da 60g Preparato Panna Cotta Polenghi
- 2 dosette topping al limone da 24 ml
come indicato basta aggiungere:
- 300 ml di latte
- 200 ml di panna
Seguire le indicazioni riportate sulla confezione:
Mettere in un pentolino il latte e la panna, portare a bollore.
Togliamo dal fuoco ed aggiungiamo il preparato per panna cotta
mescolando bene e cercando di non formare grumi, rimettiamo sul fuoco e portiamo a bollore per 2 minuti.
Tagliare a cubetti un paio di fette di ananas, e uniamolo al composto e mescolate bene.
Versare il composto negli stampini o in uno stampo unico, e mettete in frigo per 4 - 5 ore.
Sformate la vostra panna cotta e decorate con il Topping al Limone che trovate nella confezione e guarnite a piacere.
BON APPETTIT!
 

Se poi l'accompagnate con un bicchiere di Sorbetto Al Limone Polenghi,
allora raggiungerete il massimo!

mercoledì 3 luglio 2013

Sformatini di Scarola & Ricotta di Bufala con Speck Croccante

Ebbene sì anche la scarola . . . . ha un suo perchè . . . ed ecco degli ottimi sformatini che insieme alla ricotta di bufala la rendono protagonista . . . l'avreste mai detto?
IO NO! :)
(Vi faccio una premessa con queste quantià me ne sono venuti 3, quindi vi consiglio
secondo quanti siete o se volete fare uno sformato unico di aumentare le dosi secondo vostre esigenze!)

Ingredienti:
- 250 gr di scarola
- 200 gr di ricotta di Bufala
- 1 spicchio d'aglio
- una manciata di capperi
- qualche cucchiaio di parmigiano grattato
- 20 gr formaggio fondente (io ho usato tipo asiago)
- 1 uovo
- qualche fetta di speck
- olio evo
- sale
- prezzemolo tritato
- Spray Antiaderente* per stampi de La Drogheria
*Aggiornamento:
Visto che in tante me l'avete chiesto, sia pubblicamente che privatamente, vi informo che se volete acquistare lo Spray Antiaderente potete andare QUI  sul sito del La Drogheria, potrete acquistare on line e affrettatevi perchè per tutta l'estate la spedizione è GRATIS!! (per ordini superiori a 50€) comunque QUI  troverete tutte le spiegazioni necessarie 
E sono sicura che se direte che siete mie amiche . . . le simpaticissime Paola & Anna Lucia . . . avranno un occhio di riguardo per voi!  (QUI siamo tutte insieme!!)


Pulite la scarola e tagliatela a listarelle
e rosolatela per qualche minuto in una padella con l'olio e uno spicchio d'aglio schiacciato. 
Salate e lasciate raffreddare.
Nel frattempo prendete i vostri stampini, imburrateli ed infarinateli, oppure fate come me, spruzzandoli dello Spray Antiaderente farete prima sia come tempo ed eviterete olio e burro!
Sbattete l'uovo in una ciotola, unite la ricotta
unite il parmigiano grattato e il formaggio fatto a pezzettini
Unire anche la scarola e mescolare
Mettete negli stampini
Mettete in forno per una mezzoretta a 180°. 

Nel frattempo mettete le fette di speck in una padella antiaderente, farle rosolare da ambo i lati
 e mettere da parte
 In un'altra padellina sempre antiaderente mettete qualche cucchiaio di pangrattato,
 il prezzemolo e i capperi ben strizzati
Su un piatto di portata mettere un po' di insalata, le fette di speck croccanti e rovesciatevi i vostri sformatini, che cospargerete del pangrattato con prezzemolo e capperi.

BON APPETTIT!
 


martedì 2 luglio 2013

Una Collaborazione ExtraLusso: Fabbri . . . olè!

Iniziare una nuova collaborazione mi rende sempre felice, sia che sia un marchio famoso o no, prima di tutto è sempre un piacere e un onore che un'Azienda mi dia l'opportunità di provare i suoi prodotti, secondo perchè mi stimola a sperimentare nuove ricette, magari con prodotti mai provati.
Ma questa volta è stato diverso per me perchè è stata l'Azienda a contattare me, e scoprire che l'Azienda era "semplicemente" la  Fabbri  . . . potete immaginare la contentezza!
Come mio solito, ma tanto in casa oramai mi conoscono e non ci fanno più caso anzi non si scompongono più di tanto, aperta e letta la mail tutta d'un fiato ho cominciato a saltellare e a correre (e a urlare) per la casa come una pazza.

Ma basta parlare di me, parliamo di lei L'AMARENA FABBRI.. chi non riconosce il marchio e il mitico barattolo bianco ricamato di azzurro che viene esposto in tutte le gelaterie e pasticcerie del territorio Nazionale? E chi non è mai stato attratto almeno una volta?

Ed ecco la splendida fornitura ricevuta

Oggi dire amarena è come dire Fabbri  Questo frutto, simbolo dell'azienda, è sinonimo di bontà e di dolcezza. Da sempre viene proposto nell'originale vaso di vetro opalescente bianco con i famosi e inconfondibili decori blu, una confezione regalo di prestigio disponibile nei formati da 1200 e da 600 grammi. Quest’ultimo è corredato da un pratico ricettario con tanti utili suggerimenti per allietare ogni momento della giornata con dolci idee Fabbri. Scopri tutte le varianti di questa bontà o visita il sito dedicato ad Amarena Fabbri: www.amarenafabbri.com

Un frutto, una tradizione, un simbolo: Amarena Fabbri è la specialità italiana che ha reso l’azienda famosa nel mondo. Unica e inimitabile, nasce da un’accurata selezione dei frutti migliori, denocciolati e canditi in sciroppo secondo un procedimento di lavorazione che segue l’originale ricetta tramandata dal fondatore, di generazione in generazione. Sinonimo di qualità e dolcezza, ha ispirato diversi prodotti, come per esempio la salsa dolce o lo sciroppo

E UN PO' DI STORIA
(che a me piace tanto leggere delle origini . . .)
Ci sono tanti modi per raccontare una storia. Noi abbiamo deciso di mettere al centro della nostra le persone e i loro vissuti, perché la storia di Fabbri è un racconto i cui protagonisti sono uomini e donne che in oltre un secolo hanno contribuito al successo internazionale dell'azienda e alla valorizzazione del made in Italy in tutto il mondo.
Gennaro Fabbri regalò il primo vaso bianco e blu della storia dell'azienda bolognese alla moglie Rachele, come segno d'amore per avere ideato una ricetta a base di amarene. Il fondatore dell'azienda bolognese non sapeva che con quel dolce gesto stava regalando a tutto il mondo la gioia di assaporare un gusto unico e inconfondibile per molte generazioni.
 
Nasce nel 1905 quando Gennaro Fabbri rileva una vecchia drogheria con tinaia a Portomaggiore, in provincia di Ferrara, e avvia la produzione di liquori. Apre così i battenti la ”Premiata Distilleria Liquori G. Fabbri”, oggi “Fabbri 1905”.
Gennaro nasce nel ferrarese in una gelida giornata del gennaio 1860 e deve il proprio nome non a discendenze partenopee, bensì al mese in cui è venuto alla luce. Da giovane fa molte esperienze di lavoro mettendosi presto in luce per intraprendenza , capacità e soprattutto idee. L’occasione per mettersi in proprio gli si presenta nel 1905, quando ha già 45 anni e due figli, Aldo e Romeo.
Si tratta di un piccola drogheria con annessa tinaia a Portomaggiore. L’esercizio è in svendita, ma Gennaro non ha abbastanza soldi: in aiuto gli viene il fratello maggiore, che lo finanzia con un prestito che riuscirà a restituire in poco tempo.
Gennaro trasforma l’ex drogheria nella sede di produzione e vendita di liquori, cui dà nomi evocativi in linea coi tempi, Primo Maggio e Amaro Carducci (premio Nobel nel 1906). Sin da subito sull’edificio inalbera l’insegna “Premiata Distilleria Liquori G. Fabbri”. Questo è solo l’inizio di un’avventura imprenditoriale che crescerà al di là delle più ottimistiche aspettative e che varcherà le soglie del terzo millennio.
A partire dagli anni 20 inizia la produzione degli sciroppi, alcolici e non alcolici. Nello stesso periodo fa il suo esordio il prodotto più famoso della Fabbri: la “Marena con frutto”, ispirato da una ricetta della moglie di Gennaro Fabbri.
Aperto lo stabilimento di Bologna, si concretizza l’idea degli sciroppi e i primi sono quelli di menta e di granatina. È poi la volta della celebre amarena, la cui lavorazione trae spunto da una ricetta ideata da Rachele Buriani, moglie del titolare. Il prodotto, inizialmente venduto in damigiane, porterà notorietà e fortuna a Fabbri grazie al suo inconfondibile vaso in ceramica con decori bianchi e blu.

Il primo esemplare viene commissionato da Gennaro al ceramista Gatti di Faenza come affettuoso dono per la moglie, per ringraziarla dell’invenzione di quel nuovo prodotto.
Gli anni 30 segnano la nascita della ciliegia al liquore e l’ampliamento della gamma con le confetture, unica produzione consentita durante il difficile periodo bellico.
I figli Romeo e Aldo partecipano sempre più attivamente allo sviluppo dell’azienda finché, nel 1933, ne viene cambiato il nome in “Ditta G. Fabbri di Aldo e Romeo Fabbri”. Poco prima di morire, Gennaro acquista il Bar Centrale, che i figli trasformano in elegante locale dove degustare e acquistare i prodotti Fabbri. Prerogativa unica per quei tempi, il locale rimane aperto 24 ore su 24 e diventa così luogo d’incontro della gioventù cittadina e dell’alta borghesia.
FABBRI oggi . . 
Fabbri 1905 oggi è gestita dalla quarta generazione della famiglia Fabbri: quattro soci, tra fratelli e cugini, alla guida di un’azienda di 250 dipendenti, che vanta circa 1200 referenze con 17 linee di prodotto e 23 linee di confezionamento. Una holding familiare che distribuisce i prodotti in 100 nazioni.
Fabbri 1905 oggi è guidata dai pronipoti del fondatore, Andrea, Nicola, Paolo e Umberto Fabbri. Forte di un marchio sinonimo di qualità in tutto il mondo, la Fabbri prosegue nel suo impegno nello sviluppo di strategie sempre nuove. È attiva sul mercato sia con prodotti tradizionali sia con nuove creazioni, e sempre pronta ad accettare nuove sfide. Opera oggi su quattro mercati principali:
  • prodotti destinati al largo consumo, con l’amarena, gli sciroppi, i topping e la frutta al liquore;
  • prodotti rivolti al circuito ho.re.ca. con gli sciroppi professionali di frutta per cocktail, le bibite e le granite;
  • semilavorati per pasticceria e gelateria, con una vasta gamma di decorazioni e farciture e preparati specifici per l’alta pasticceria;
  • semilavorati per le industrie alimentari.
  • Il 2005 è stato l’anno del Centenario, celebrato con eventi e iniziative, edizioni limitate di opere celebrative come il Vaso del Centenario e la monografia “Cento Anni Fabbri”, la partecipazione ad appuntamenti di grande prestigio come il Festival del Cinema di Venezia.
Fabbri 1905, universalmente nota per aver “inventato” l’amarena e gli sciroppi alla frutta, è impegnata ad affermare il made in Italy dolciario nel mondo.


Vi consiglio di fare un giro sul loro sito e leggere  QUI  per scoprire quanto sono attenti alla Qualità oppure cercare qualche ricettina QUI. 

e ora . .  . curiosissima di provare questi prodotti, anche se li conosco quasi tutti  . . e fare qualche nuova e sfiziosa ricettina . . .

lunedì 1 luglio 2013

Mozzarelle Farcite ...Last Minute!

Quella che vi lascio stamani non si può definire una ricetta, però sicuramente un'idea sfiziosa per un aperitivo o un finger food con amici.
Poi da idea nasce . . . idea no? quindi io ve la lascio, poi . . . fate voi.

Ingredienti:
- Mozzarelle di media grandezza (nè troppo piccole nè la misura classica)
- Pomodorini qb.
- Affettati di vs gradimento 
- Insalata qb
- Sale & Pepe
- Stuzzicadenti

Tagliate le mozzarelline e conditele con sale e pepe, mettete una fettina di pomodoro, dell'insalata e del prosciutto se gradite, chiudete con uno stuzzicadenti e spolverate di sale e pepe.
Servite su un vassoio con insalata e il vostro finger food è pronto !

BON APPETTIT
&
BUONA SETTIMANA!